venerdì 23 aprile 2010

Fahrenheit 451 (2)

 “... Ognuno deve lasciare qualcosa dietro quando muore : un bimbo o un libro o  un quadro, o una casa, o un muro eretto con le proprie mani ( ... ). Qualche cosa, insomma, che la nostra mano abbia toccato, in modo che la nostra anima abbia dove andare quando moriamo ( ... ). Non ha importanza quello che si fa, finchè si cambia qualcosa da ciò che era prima che noi la si toccasse in qualcos’altro, che è come noi dopo che la nostra mano se ne è staccata...” ( Ray Bradbury, Fahrenheit 451 )                                             


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