venerdì 30 marzo 2012

Isabelle, una telecamera e i Guappecartò

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Il video realizzato da Isabelle documenta la registrazione del nuovo disco dei Guappecartò.



Isabelle mentre canta qui
Isabelle qui
I Guappecartò qui  e  qui 






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mercoledì 28 marzo 2012

matrimonio d'amore


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Stamane improvvisamente ho pensato a Girolamo e Rosanna. Abbiamo in comune lo stesso liceo a Matera, qualche parente, alcuni amici ma non ci siamo mai frequentati. Eppure... eppure stamattina mi sono svegliata e loro erano nei miei pensieri. Ho alzato le tapparelle, ho fatto colazione, mi sono diretta verso il computer, l'ho acceso e ...  dopo qualche minuto di navigazione ho scoperto che oggi è il loro primo anniversario di matrimonio. 


Girolamo e Rosanna si sono sposati nel luogo delle scampagnate dei materani, Fonti. Hanno definito la loro cerimonia "matrimonio pic nic ", perchè hanno dato modo agli invitati  di contribuire all'allestimento del rinfresco.
Anche la musica  è stata suonata col contributo di amici e parenti. Ho appena visto come...




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Se l'amore basta a se stesso,  non c'è bisogno di altro per sposarsi!




AUGURI!!!


L'album fotografico e il canale Youtube di Rosanna qui
qui il sito web di Girolamo


NEWS : Girolamo e Rosanna a Unomattina  QUI    ( dal minuto 11.20" )

martedì 27 marzo 2012

Cello song

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Qui Cello song di Nick Drake


Il testo 

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domenica 25 marzo 2012

C'era una volta ( e c'è ancora ) il pane di Matera

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 "... Maddalena Tataranni, la sera prima, dopo aver cenato col marito e i suoi due figli, avendo deciso di preparare il suo pane per il primo forno, aveva tirato fuori dalla credenza il lievito messo da parte la settimana precedente e, con tutta l'arte del caso, l'aveva impastato con farina e acqua tiepida. 

Qualche ora dopo, era scivolata dal letto nel massimo silenzio, per non disturbare il sonno dei suoi familiari. Aveva acceso il fuoco e aveva messo a riscaldare l'acqua. Su due sedie, poste l'una di fronte all'altra, aveva poggiato il "tavoliere" o madia, dopo averlo pulito con tutta l'accortezza possibile, data la scarsa luce con cui il lume a petrolio illuminava la grotta.
Non tutte le case dei Sassi, infatti, disponevano della corrente elettrica, che solo in alcune ore era miracolosamente fornita da una magica manopola di ceramica ( peraltro " a forfait", cioè a costo fisso e basso, ma anche a bassissima illuminazione. ).

"Mamà, ce ste faj?" ( "Mamma che stai facendo "? ).  Uno  dei figli di Maddalena si era svegliato. " Nidd, durm. Ié sibt ancar " ( "Niente, dormi. E' presto ancora").
Scampato il pericolo di ritrovarsi con un moccioso da accudire nel momento in cui si compiva il sacro rito del pane, la donna aveva riversato la farina sul "tavoliere", formando una piccola montagna bianca. Aveva quindi affondato la mano destra nella montagna e, ruotandola lentamente, aveva scavato un cratere fino al legno del "tavoliere". Qui aveva deposto il lievito e, versando un po' alla volta dell'acqua salata, aveva cominciato a mescolarlo con la farina.

Maddalena Tataranni aveva imparato a fare il pane da sua madre, sua madre dalla nonna e la nonna dalla bisnonna... "


Nicola Rizzi, C'era una volta il forno di una volta  ed. BMG

Qui un video molto bello sulla mia città d'origine






A Matera si sforna ancora oggi  il pane "alto". La forma pietrosa, il colore di terra, d'argilla, il profumo caldo, materno somigliano a quelli dei Sassi e della Gravina.


Links

Cosimo, mentre, nella sua salumeria, taglia il pane alto
Matera ( nelle parole di Nicola Rizzi )
Pane e frittata ( da Basilicata Coast to Coast )
Le origini 
                        

                                                                                           
                                                                                                     

mercoledì 21 marzo 2012

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Tutti i luoghi che ho visto,
che ho visitato,
ora so, ne sono certo;
non ci sono mai stato.

Giorgio Caproni



domenica 18 marzo 2012

Le città desiderate

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Bagno Vignoni




" La città di Helsingør, con il suo castello, che in realtà esiste, diventa un luogo fantastico grazie alla sovrapposizione del castello di Elsinore dell'Amleto di Shakespeare. Così come sono meravigliosamente fantastici l'intero paese di Alice, la Babele con biblioteca e la Babilonia con lotteria di Borges, Macondo di Garcia Marquez, le geometriche Città invisibili di Calvino.
Ma ci sono anche le città del desiderio. Reali ma remote, spesso irraggiungibili oppure segnate dalla nostalgia di un impossibile ritorno, sono chiuse in una sorta di incantesimo che le trasfigura fino a renderle fantastiche. La piccola città di Combray di Proust, non poi così lontana da Parigi, vive sospesa in un tempo perduto. Il Maradagal della Cognizione del dolore di Gadda è incontestabilmente una zona della sua Lombardia natale, intessuta di rimorsi, rancori, amore e  nostalgia. La Dublino di Joyce, amata e odiata, rivissuta da Zurigo, è in qualche modo "fantastica". Così come lo sono la Lisbona di Pessoa, metafora di un Molo Assoluto a cui l'uomo approda per poi partire verso l'ignoto, e ancor di più l'irraggiungibile Samarcanda sognata dal suo semieteronimo Bernardo Soares nel libro dell'inquietudine. 
Forse le città più desiderate vivono in questa dimensione: da vere città sono diventate "l'idea di città ". "


Antonio Tabucchi, Viaggi e altri viaggi  ed. Feltrinelli

venerdì 16 marzo 2012

norwegian wood

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 La chitarra di Sandro  qui, qui, qui , qui


La canzone dei Beatles ( testo e storia )





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martedì 13 marzo 2012

esperimento di finzione

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Forse non è la cosa più sensata, da parte di uno scrittore che scrive soprattutto romanzi, confessare che gli sembra sempre molto strano non soltanto scriverne ma anche leggerne. Ci siamo abituati a questo genere ibrido e flessibile da almeno trecentonovant'anni, da quando nel 1605 uscì la prima parte del Chisciotte nella mia città natale, Madrid, e ci siamo così abituati che consideriamo normale il gesto di aprire un libro e di cominciare a leggere ciò che non ci si nasconde che è finzione, vale a dire qualcosa di non accaduto, che non ha avuto luogo nella realtà  ( ... )
Perchè continuiamo a leggere romanzi, e ad apprezzarli e a prenderli sul serio e persino a premiarli, in modo sempre meno ingenuo? (  ... )
Forse è vero piuttosto che i romanzi succedono per il fatto che esistono e vengono letti e, a ben vedere, con il passare del tempo ha assunto più realtà Don Chisciotte che qualunque altro dei suoi contemporanei storici della Spagna del XVII secolo; (...)
Vi sono momenti in cui alzo lo sguardo dalla macchina da scrivere e mi estranio dal mondo da cui sto emergendo, e mi domando come, nella mia età adulta, possa dedicare tante ore e tanta fatica a qualcosa di cui il mondo, me compreso, potrebbe fare tranquillamente a meno. ( ...  ) Come, secondo la definizione dell'attività letteraria data dal romanziere e saggista e poeta Robert Louis Stevenson, possa starmene "a giocare in casa, come un bambino, con della carta". Ogni scrittore è ancora di più lettore, e lo sarà sempre : abbiamo letto più libri di quello che potremo mai scrivere, e sappiamo che quell'interesse, quell'appassionarsi, è possibile perchè lo abbiamo sperimentato centinaia di volte; e che talvolta comprendiamo meglio il mondo e noi stessi attraverso quelle figure fantasmali che percorrono i romanzi o quelle riflessioni fatte da una voce che sembra non appartenere del tutto all'autore nè al narratore, cioè, non del tutto a nessuno di loro. Scopriamo anche forse che scriviamo perchè alcune cose possiamo pensarle soltanto mentre lo facciamo, anche se quando a volte mi domandano, molto spesso, perchè scrivo,preferisco  rispondere che lo faccio per non avere un  capo e per non alzarmi presto. Oltretutto, credo che sia vero, molto più di quanto ho appena finito di dire.


Javier Marías 






( dal discorso pronunciato a Caracas il 2 agosto 1995, durante la cerimonia per la consegna sel premio R. Gallegos )




Intervista all'autore

venerdì 9 marzo 2012

mercoledì 7 marzo 2012

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Da non credersi! Anche a Mosca si festeggia...

sabato 3 marzo 2012

La bocca del Danubio

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Il vasto paese che si estende tra le bocche del Danubio e quelle del Boristene, un triangolo del quale ho percorso almeno due  lati, vanta alcune tra le più sorprendenti regioni del mondo, almeno per noi, nati sulle rive del Mare interno, avvezzi ai paesaggi aridi e nitidi del Sud (...) . Il nostro suolo greco o latino, sostenuto ovunque dall'ossatura delle rocce, ha l'eleganza schietta di un corpo virile: la terra scita aveva l'opulenza un po' greve di un corpo riverso di donna. La pianura si confondeva col cielo.  Non  finivo mai di stupirmi di fronte al miracolo dei fiumi: quella vasta terra vuota rappresentava soltanto un declivio e un alveo. I corsi d'acqua da noi sono brevi: non ci si sente mai lontano dalle sorgenti. Ma quel flusso enorme che sfociava in estuari intricati trascinava il fango di un continente sconosciuto, i ghiacci di regioni inabitabili. 


Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano







giovedì 1 marzo 2012

Zoë Keating

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 Zoë Keating, Escape artist

Qui il sito web di Zoë        Qui un'intervista ( video )