lunedì 27 maggio 2013

Cobalto



"La strada che porta all'abbazia di Saint Denis, alla periferia di Parigi, è tutt'altro che promettente, e il primo impatto visivo che si ha con l'edificio - attraverso una squallida piazza urbana - non è granché meglio: la costruzione si presenta tozza, asimmetrica e un po' trasandata. Ma io sono venuto per ciò che c'è dentro e, non appena i miei occhi si abituano alla penombra, comprendo di non aver nessun motivo per considerarmi deluso.
La mia prima impressione è di una vertiginosa verticalità (...). Nonostante la sciatta pietra grigia, rispetto agli standard  medioevali l'interno della chiesa è luminoso (...). Verso l'altare prevale una luce blu scuro che, pur modificando il colore dei raggi solari, sembra quasi renderli più intensi. Gli altri colori delle vetrate proiettano collane ingioiellate di luce sul pavimento; il blu, invece, non sembra concentrarsi in un singolo punto, ma diffondersi ovunque, e pian piano ne sono circondato. Pare di trovarsi sotto il mare.
Saint Denis è il prototipo della cattedrale gotica, la magnifica creazione del celebre abate Suger. (...)


Il vetro blu, uno dei molti  splendidi e innovativi materiali usati da Suger, è concentrato, in modo da massimizzarne l'effetto nelle finestre, sulla parte orientale della basilica, dove lo sguardo dei fedeli in preghiera incontra i primi raggi del sole mattutino. L'abate disse che la chiesa" risplendeva di una meravigliosa luce ininterrotta".
(...)
Il blu è sempre stato uno dei colori più difficili da ricavare dalla natura, tanto da sembrare spesso irraggiungibile come il cielo stesso. Suger riuscì però a sfruttare nuove fonti, appena scoperte, di un blu di ottima qualità, ottenuto dai minerali di un metallo allora ancora sconosciuto, il cobalto. (...) 
...il blu cobalto di Saint Denis ha mantenuto l'intensità che aveva ai tempi di Suger, quella sua "luminosa oscurità" considerata da alcuni come la perfetta rappresentazione della "presenza divina"."

Hugh aAldersey-Williams,  Favole periodiche,  Bur saggi
 Traduzione di Daniele Didero


IL COBALTO ( tavola degli elementi ) clicca qui



 L'ossido di cobalto veniva ottenuto facendo bruciare un minerale, la smaltina, all'aria aperta. Lo smalto brillante si formava in seguito alla fusione di questo materiale col quarzo e la potassa. La smaltina, quando bruciava, rilasciava arsenico; i minatori sassoni davano la colpa dei fumi nocivi assorbiti a un piccolo demone del sottosuolo, Kobold.





"Quando Faust, nell'omonima opera di Goethe, evoca per la prima volta la figura di Mefistofele invocando uno dopo l'altro " i quattro elementali" del fuoco dell'aria, dell'acqua e della terra, l'ultima è  personificata proprio da questo spirito malvagio:
Per affrontare questa bestia
anzitutto la formula dei Quattro.
Bruci la Salamandra
si contorca l'Ondina
si dissolva il Silfo,
s'affanni il Coboldo

Il compositore norvegese Edvard Grieg intitolò un suo piccolo e aggressivo scherzo per piano Smatrold ( "Piccolo Troll"; i tedeschi chiamano questo pezzo Kobold, mentre la traduzione inglese Puck ( "folletto" ) non rende la reale malvagità del personaggio"
Il fatto che la precisa composizione chimca del minerale non fosse nota e che l'elemento in esso contenuto non avesse un nome non impedì di certo al pigmento blu di diventare un bene molto richiesto sui mercati. Il cobalto prosperò così per secoli in forma anonima prima di essere propriamente scoperto, attorno al 1735, quando il chimico e direttore della zecca svedese George Brandt capì che la smaltina non era un composto di arsenico e metalli noti, come si era ipotizzato fino ad allora. Diede quindi al nuovo metallo il nome di cobalto, ispirandosi a quel demone del sottosuolo e come forma di tributo a quegli sfortunati minatori."

Hugh aAldersey-Williams,  Favole periodiche,  Bur saggi
 Traduzione di Daniele Didero

Qui un post di Dede su Saint Denis



9 commenti:

  1. come sempre: uno apre un tubetto di colore e ne esce un mondo, basta saperlo guardare :)

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  2. Mi sono perso tra il cobalto , il priore, la musica ... -:)

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  3. Hai letto" Blu" di Michel Pastoureau? Penso che ti piacerebbe!

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  4. @Amanda: mi piace questa tua immagine:) Grazie!

    @Guy: beh,in buona compagnia, comunque!:)

    @Grazia: devi averne parlato in tuo post, perchè ricordo di essermi ripromessa di prenderlo. Lo cercherò :)

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  5. Affascinanti queste storie sul mio colore preferito! Mi hai stupito, come sempre.

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  6. @Nela: il blu è anche il mio colore; mai l'avrei associato a un Troll. Vero è che ci sono tanti blu e numerosi Troll, Kobolt sarà sicuramente quello più pacifico :)

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  7. va forte st. Denis, in questi giorni, eh?

    http://varie-ed-eventuali-blog.blogspot.it/2013/05/con-la-testa-sotto-il-braccio.html

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  8. @Dede: grazie cara, ho conservato il tuo post nel mio:)

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